Cappella di S. Ciriaco
Cappella di S. Ciriaco
La cappellata del santo che guarì la figlia dell’imperatore Diocleziano e che fu fatto decapitare dall’imperatore Massimiano lungo la via Salaria; le sue spoglie furono poi traslate ad Ancona di cui fu vescovo.
Sorge nella contrada Casale dove fu fatta costruire da Diego Ventre e successivamente divenne proprietà dell’Università, sicuramente antecedente alla fine del 500 perché viene citata in alcuni documenti di quel periodo in riferimento alla fiera che si svolgeva in occasione della festività religiosa. Per molti anni è stata chiusa a causa delle cattive condizioni in cui versava e solo pochi anni fa sono stati completati i lavori di risistemazione del tetto, del pavimento e dei muri perimetrali.
Architettonicamente interessante è la pianta rettangolare con l’abside semicilindrica e la copertura ad embrici.
La statua scolpita in legno che raffigura il santo è antecedente al 1728 anno in cui venne restaurata ed attualmente viene conservata nella Chiesa dell’Assunta.
In passato la festa di San Ciriaco era molto importante sia dal punto di vista religioso che economico. Infatti in concomitanza della festa religiosa, l’otto agosto, si teneva anche una importante fiera di bestiame e di prodotti agricoli durante la quale venivano stabiliti i prezzi dei cereali che venivano rispettati in tutta la valle.